teatro di continue conquiste prima dai Fenici, poi dai Greci per conoscere una stabilità più duratura sotto l'Impero Romano. Tutte queste culture hanno lasciato un segno in questa terra visibile ancora oggi ad esempio dai templi. Durante il medioevo è tornata essere oggetto di conquiste da culture anche diverse fra di loro, fra i quali possiamo ricordare i Normanni provenienti dal nord Europa che fondarono il regno di Sicilia rimasto stabile per circa 300 anni. In epoca moderna invece è stata parte del regno delle due sicilie comandato dai Borbone, per poi essere annessa definitivamente al regno d'Italia con un plebiscito durante il risorgimento.
La Sicilia come dicevamo prima è un'Isola interamente circondata dal Mar Mediterraneo ed è per la gran parte collinare (61%) con parti pianeggianti (14%) e montane (24%); la sua morfologia unita alla vicinanza geografica con l'Africa la rende climaticamente più variegata di quello che si può credere: ad una prima analisi può sembrare infatti che il clima sia tendenzialmente caldo ovunque, ed effettivamente il clima è generalmente mediterraneo e d'estate il vento di Scirocco che soffia dal deserto del Sahara produce un caldo torrido e ventilato, specialmente sulle parti costiere che godono di inverni miti. Tuttavia, spostandosi in quota si trovano inverni anche rigidi e più tipici del clima continentale con nevicate abbondanti dai 900 metri d'altitudine in poi che possono essere sporadicamente portate più in basso dalle correnti fredde. Non è inoltre molto difficile scorgere nevicate sulla vetta dell'Etna anche a luglio. Discorso a se invece per le piccole isole e gli arcipelaghi in mezzo al mare, come le isole Eolie e Pantelleria, che godono di un clima prettamente mediterraneo. Una nota va certamente ai vulcani di questa terra: per la sua posizione sulle placca tettonica la Sicilia è una terra vulcanicamente piuttosto attiva e conta 3 vulcani importanti (senza scomodare i più piccoli ed i sottomarini) quali Vulcano, Etna e Stromboli. L'attività vulcanica qui è talmente attiva che nell'ottocento si formò molto velocemente una piccola isola in mezzo al mare per mezzo di un'eruzione (isola Ferdinandea), scomparsa altrettanto velocemente. Per quanto riguarda i corsi d'acqua invece la Sicilia non gode di grandi laghi o fiumi particolarmente ricchi, anzi risulta essere una terra piuttosto secca. La maggior parte dei fiumi somigliano più a dei torrenti infatti, mentre gli unici due veri fiumi degni di nota sono il Simeto e l'Imrea Settentrionale.
Passando invece al punto di vista enologico, la Sicilia è una delle realtà più importanti d'Italia con i suoi 107.000 ettari coltivati a vite (basti pensare che soltanto la provincia di Trapani produce circa il 10% del vino nazionale), ma per molto tempo il vino di questa regione è stato considerato un prodotto secondario utilizzabile solo come taglio per vini di altre regioni. In tempi più recenti i produttori hanno fatto dei grandissimi progressi ed hanno valorizzato notevolmente il loro prodotto: il clima particolarmente favorevole, il terreno e la lavorazione della cantina produce oggi grandi di vini dalla grande struttura apprezzati in patria e all'estero. I vitigni qui coltivati, autoctoni e non, sono di grande varietà: fra le viti a bacca rossa troviamo il Nero d'Avola, il Frappato, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, Nocera, Calabrese e Perricone; mentre fra le viti a bacca bianca troviamo il Grillo, Catarratto, Carricante, Damaschino, Grecanico, Malvasia di Lipari e lo Zibibbo. Sono anche presenti dei vitigni internazionali come il Syrah, lo Chardonnay, il Merlot ed il Cabernet Sauvignon. Per quanto riguarda le denominazioni dei vini siciliani, la Sicilia conta una sola DOCG (Cerasuolo di Vittoria), 23 DOC (Noto, Etna, Faro, Contessa Entellina, Moscato di Pantelleria… Una nota va alla denominazione Marsala che può vantare di essere la prima DOC indetta in Italia) e 7 IGT (Terre siciliane, Avola, Valle Belice…).
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