e furono conquistate dalla supremazia militare dell'antica Roma che identificò questa terra come grande punto strategico marittimo, ed avviò anche la tradizione della produzione dell'olio d'oliva. Con la caduta di Roma la Puglia venne invasa da varie popolazioni nel corso del tempo, per stabilizzarsi per secoli sotto l'Impero Bizzantino, seguirono poi i Normanni e gli Svevi che fecero progredire la regione materialmente e civilmente. Nei secoli successivi passò sotto altre dominazioni più o meno stabili di Aragonesi, Spagnoli, Asburgo ed infine ai Borboni che fondarono il Regno delle Due Sicilie. Quando avanzò il regno d'Italia movimenti carbonari e di massoneria spinsero per l'unione.
La Puglia è una regione per la gran parte pianeggiante (53%), con una importanze zona collinare (45%) ed una piccola parte montuosa (2%) che riguarda esclusivamente la parte più a nord della regione confinante con la Campania. L'importante parte pianeggiante è costituita dagli 800 chilometri di sviluppo costiero (una delle più importanti d'Italia) e dal Tavoliere delle Puglie, una vasta pianura seconda in Italia per estensione solo alla pianura Padana. Le colline invece sono importanti e varie nella composizione del terreno, si dividono nelle colline Murge e le Serre Salentine. Le prime sono collocate nella parte più alta della regione e si dividono in alte, più rocciose con presenza di bosco misto, e basse, con terreno più ricco e florido ricoperto per la gran parte da oliveti. Le seconde si trovano invece nella parte più meridionale della regione, dove si affacciano direttamente sul mare. Data la scarsa presenza di montagne che citavamo prima, la Puglia risulta anche molto povera di corsi d'acqua e laghi, infatti i due fiumi principali vedono nella regione solo parte del loro percorso mentre tutti gli altri hanno carattere di torrenti; i laghi invece sono praticamente assenti, fatto salvo per i laghi costieri. Data la conformazione del terreno senza catene montuose, il mare influisce pesantemente sul clima della regione, facendo sentire ovunque il suo effetto benefico con estati calde e secche e precipitazioni scarse concentrate perlopiù nel periodo autunno-invernale.
Dal punto di vista enologico la Puglia è una regione importante: la mitigazione del mare, l'importante presenza di colline e pianura rende questa regione perfetta per la produzione dell'uva (e delle olive, da cui si ricava il famoso olio), così presenta una superficie vitata di ben 110.000 ettari che è certamente una delle più importanti d'Italia. Tuttavia in passato si preferivano le grandi quantità con alte rese per ettaro, abbassando inevitabilmente la qualità finale del prodotto e rendendo il vino adatto perlopiù al taglio; solo in tempi più recenti gli agricoltori hanno comincaito a valorizzare veramente i loro prodotti, abbassando le rese per ettaro e conoscendo così un notevole sviluppo qualitativo che ha portato i vini pugliesi ad essere apprezzati per la loro potenza e complessità sia in patria che all'estero. Le viti coltivate in Puglia per la produzione di vino sono piuttosto varie fra autoctone ed internazionali, certamente tutti conoscono il Primitivo ed il Negro Amaro, ma vi sono anche il Bombino Bianco e Nero, l'Uva di Troia (a bacca nera), Aglianico, Verdeca e Malvasia Nera di Brindisi oltre che agli internazionali Montepulciano, Sangiovese, Trebbiano, Lugana e Malvasia. Le denominazioni dei vini pugliesi sono varie ed importati: contano 4 DOCG (Primitivo di manduria Dolce Naturale e 3 derivate da Castel Del Monte quali Bombino nero, Nero di Troia Riserva e Rosso Riserva), ben 28 DOC (Ostuni, San Severo, Gioia del Colle…) e 6 IGT (Puglia, Murgia, Salento…).
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