Braulio Riserva possiede un gusto deciso e aromatico grazie al tempo d’invecchiamento in cui viene realizzato. È pensato per gli estimatori dei liquori più pregiati e sofisticati.
Questo liquore deriva dall’amaro Braulio, ideato nel 1826 dal farmacista e appassionato botanico Francesco Peloni, originario della Valtellina, e poi prodotto dal 1875.
Il nome stesso prende origine dal territorio e deriva infatti dal Monte Braulio, una vetta apprezzata e conosciuta dagli escursionisti, presente all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Negli anni il marchio è stato acquisito da diverse imprese, l’ultima è il Gruppo Campari che l’ha inglobato nel 2014.
Braulio Riserva nasce invece nel più recente 2000, attraverso una differenziazione del processo di lavorazione dell’amaro, che ne conferisce un gusto più deciso e complesso.
Braulio Riserva è un amaro realizzato con una miscela di erbe aromatiche, bacche e radici accuratamente selezionate, tra cui assenzio, radici di genziana, bacche di ginepro e achillea moscata. Ciò che lo distingue dall’amaro Braulio è la permanenza molto più elevata all’interno di botti di rovere di Slavonia.
Questa durata all’interno delle botti più piccole conferma un metodo sofisticato che permette di esaltarne il gusto aromatico e di rendere l’amaro un prodotto esclusivo, vista la quantità limitata con cui viene prodotto ogni anno. Il sapore viene poi rafforzato dalla filtrazione più lenta a temperatura basse che ne aumenta la gradazione di 24,7%VOL (rispetto al 21%VOL del classico Braulio).
Questo amaro può essere sorseggiato freddo o a temperatura ambiente. Il suo sapore deciso non lo rende facilmente abbinabile, ma può essere accostato come aperitivo assieme a del vino bianco frizzante. Perfetto per concludere la cena e pulire il palato con la freschezza di erbe naturali.