Pubblicato: 13/06/2017 18:14:22
Si dice spesso che le cose migliori vengono per ultime come i vini da dessert, vini che non possono sposare praticamente nient’altro se non quella parte dolce che arriva in fondo al pasto e a volte ingiustamente lasciati un po’ in disparte come vino di seconda scelta vista la natura dolce. Eppure dietro a certi vini si nasconde una storia ed una lavorazione affascinante, senza contare che certi prezzi non sono sicuramente da vino di seconda scelta. Se si superano i pregiudizi e si assapora un bel calice di vino da dessert si può rimanere piacevolmente stupiti dalle sensazioni e dalla complessità del prodotto: altro che seconda categoria! Prima di consigliare qualche nome però occorre mettere uno spartiacque e fare una distinzione. Già, perché in realtà di vini da dessert non ne esiste solamente una tipologia ma sostanzialmente due (tralasciamo ovviamente le differenze fra i diversi vitigni): i dolci naturali ed i passiti.
Il vino dolce naturale proviene da un uva particolarmente dolce e carica di aromi naturalmente vocata a questo scopo, una volta raccolta viene lavorata e fermentata a bassa temperatura così che i lieviti non lavorino tutto lo zucchero ma ne venga lasciato quanto basta. Ne risulta così un vino particolarmente dolce e con un bouquet aromatico invidiabile con sentori freschi di frutta e fiori, ma allo stesso tempo dalla gradazione alcolica molto leggera.
La controparte del dolce naturale è invece il vino passito: come suggerisce il nome si ottiene facendo appassire l’uva successivamente alla sua raccolta, ponendola in appositi contenitori a griglia in un ambiente ben ventilato a temperatura controllata. Qui si favorisce la creazione di muffe che insieme alla ventilazione eliminano l’acqua dai grappoli lasciando indietro gli zuccheri ed i minerali, la materia prima per la modellazione del vino; l’uva viene poi lavorata e fermentata ottenendo così il famoso vino passito. Non bisogna però fare l’errore di pensare che con questo sistema tutti i vitigni potrebbero diventare dei vini dolci, anche qui è necessaria una certa vocazione: nella bacca deve comunque essere presente una buona quantità di zucchero e non deve presentare retrogusti che non ci si aspetterebbe di trovare in un vino dolce. Un esempio del primo caso è lo chardonnay, vitigno famosa per la sua secchezza e quindi poco adatto ad ottenere un passito in purezza (discorso diverso per una cuvée), mentre un esempio del secondo caso è il Traminer Aromatico, abbastanza dolce e molto minerale ma non una vena acida che con un passito andrebbe ad accentuarsi contrastando con il dolce. E’ chiaro che questa lavorazione ha una resa nettamente minore -e quindi più costosa- rispetto ad un dolce naturale vista la quantità di materia prima inferiore. Si ottiene comunque un vino dal grande bouquet di profumi ed un gusto che spesso si avvicina al miele, il tutto sostenuto da una gradazione alcolica discreta.
Leggendo queste brevi descrizioni già è possibile capire le differenze fra i due prodotti e le diverse lavorazioni a cui sono sottoposti. Dunque veniamo al nocciolo della questione: quali vini da dessert sono disponibili su Bevandeadomicilio.com? Per questo articolo ne abbiamo selezionati 7 cercando di prendere lo spettro più ampio possibile, ricordiamo che non si tratta di una classifica quindi i prodotti sono in ordine sparso.
Questa è al nostra piccola selezione di vini da dessert, ma nella nostra categoria apposita potete trovarne altri ancora per cercare di incontrare i gusti di tutti.
Curioso di conoscere dell'altro? Leggi anche la nostra personale classifica dei vini rossi e classifica dei vini bianchi, scopri anche come capire se un vino rosso è buono leggendo il nostro articolo.