Pubblicato: 22/08/2017 17:35:28
Se chiediamo ad un appassionato di vino qual è la prima regione che viene in mente a bruciapelo parlando di vino bianco, una delle risposte più certe è il Friuli. La produzione di bianco non spicca certo per quantità sul rosso con il suo 52%, ma è la qualità dei prodotti a colpire particolarmente.
Ricordiamo che i natali del famoso e pluripremiato vino oggi conosciuto come prosecco ha avuto i natali proprio qui, nella frazione di Trieste chiamata appunto Prosecco. La storia è lunga ed il vino spumante che oggi conosciamo in origine era molto diverso: veniva realizzato anzitutto con ribolla gialla ed è inutile dire che le moderne tecniche di vinificazione e presa di spuma non erano ancora state inventate, risultando quindi un vino frizzantino più che spumante che al tempo era un risultato molto difficile da ottenere e che richiedeva molto lavoro. Lunga è stata l’evoluzione del prodotto passando per diversi nomi e miglioramenti, ma il vero salto di qualità è arrivato quando l’idea venne ripresa e rilanciata poi dai veneti.
Torniano però al Friuli Venezia Giulia e tralasciamo la storia del prosecco la gran parte del territorio non è molto adatta alle esigenze della vite: il 40% è pianeggiante, 40% collinare e 20% montuoso. I numeri sembrano dalla sua parte, ma per via della conformazione e del clima delle singole zone la gran parte della produzione si concentra intorno alle zone più orientali della regione dove anche l’influenza benevola del mare tende a farsi maggiormente sentire, al contrario le zone più interne risultano molto più umide mentre le montagne hanno un clima decisamente alpino dove poche viti riescono a prosperare.
Non vuol dire certo che la produzione di vite sia completamente assente nelle altre regioni, ma è decisamente inferiore per i motivi che abbiamo detto sopra, per il terreno ed anche per tradizione.
Le denominazioni invece in Friuli Venezia Giulia sono 3 IGT (Venezia Giulia, Delle Venezie e Alto Livenza), 10 DOC (Prosecco, Friuli Colli Orientali, Friuli Grave, Collio, Carso, Friuli Isonzo...) e 4 DOCG (COF Picolit, Rosazzo, Lison e Ramandolo) oltre ovviamente a tutte le infinite sotto categorie quali rossi, bianchi, riserva…
Una curiosità: fino a qualche anno fa (2007 per la precisione) uno dei vini bianchi più conosciuti della regione era il Tocai, vitigno attualmente esistente e coltivato ma che a partire da questa data è stato rinominato "Friulano" poichè il nome era troppo simile alla DOC ungherese "Tokaj". L'Unione Europea prese questa decisione sulla base di dati storici di provenienza originale della vite, i produttori da allora si sono opposti a questa ridenominazione anche con atti ufficiali che però sono serviti a poco.
Alcuni produttori molto attivi, conosciuti e di una buona qualità sono per esempio Jermann, Livio Felluga e Venica & Venica. Conosciamoli:
Il Friuli Venezia Giulia si rivela quindi un grande produttori di vini bianchi italiani di ottima fattura, puntando sulla qualità piuttosto della quantità con vini bianchi italiani costosi ma anche dai prezzi più abbordabili.
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